Comuni Italiani Curiosità su Alessandria. Parliamo di: La Cittadella, la Cattedrale e la Lega Lombarda, il Museo del Cappello, la Vittoria di Marengo e il pollo, Urbano Rattazzi e Umberto Eco, l'Arco di Trionfo

Appunti e Curiosità su Alessandria

Situata, nella bella pianura bagnata dal Tanaro e dalla Bormida, Alessandria deve il suo nome a papa Alessandro III, avversario del Barbarossa. Sorse nel 1168, quando alcuni abitanti delle valli circostanti decisero di dar vita ad un borgo attorno il preesistente Castello di Rovereto.

Fu Vittorio Amedeo II a far erigere la possente struttura fortificata a pianta stellata de la Cittadella, al di là del Tanaro.

La Cattedrale, costruita nell'Ottocento sulla preesistente opera romanico gotica, si caratterizza per la cupola, sorvegliata dall'interno dalle maestose statue situate sul tamburo dei 24 patroni delle città della Lega Lombarda, di cui Alessandria faceva parte. Le città della Lega, sostenute da papa Alessandro III si opposero all'imperatore Federico il Barbarossa, desideroso di espandere la sua influenza sull'Italia.
Sulla facciata della chiesa c'è il telamone (statua che funge da colonna) che si dice raffiguri Galiaudo, un furbo contadino che gabbò il Barbarossa. Si racconta che la cariatide di notte si stacchi dalla pietra e s'aggiri per la città!

Occhio ad un museo unico, il Museo del Cappello, dove potrete ammirare copricapi delle più diverse fogge e scoprire la storia di questo indumento che accompagna la civiltà umana di ogni dove ed in ogni tempo. Presso le rinomate manifatture alessandrine studiò anche il famoso cappellaio Borsalino.

Bello il settecentesco Palazzo del Municipio. Occhio al galletto sopra l'orologio... fu sottratto dagli alessandrini ai rivali di Casale Monferrato!

A giugno c'è la storica rievocazione della vittoria di Napoleone contro gli austriaci (la Vittoria di Marengo) del 1800, che avrebbe poi portato alla conquista francese dell'Italia settentrionale. Le truppe napoleoniche, all'epoca, non erano viste come truppe di occupazione straniera, ma come l'esercito giacobino e rivoluzionario, che diffondeva i principi universali della Rivoluzione Francese di Libertà, Uguaglianza e Fraternità. Le idee dei philosophes (gli illuministi) e dei giacobini, alimentavano il sogno risorgimentale della cacciata dello straniero, la nascita di un'Italia unita e la consapevolezza nell'autodeterminazione dei popoli. La bandiera della napoleonica Repubblica Cisalpina, sarebbe diventata in seguito il nostro tricolore nazionale. Il pollo alla Marengo nacque in quest'occasione, preparato con gamberi di fiume da un cuoco italiano per Bonaparte.

Alessandria è stata il primo capoluogo di provincia ad eleggere nel 1899 un sindaco socialista (il Partito Socialista era stato fondato nel 1892). I socialisti, infatti, rappresentavano gli interessi dei braccianti, degli operai e delle classi più umili, che non avevano accesso alla gestione della politica in virtù dei diritti di censo che filtravano il suffragio (ovvero il voto era concesso solo ai ricchi). L'ascesa dei partiti di massa (non più partiti solo dei ricchi) socialista e popolare, fra ottocento e novecento, segnano un importante passo verso la democratizzazione delle società europee moderne.

Alessandria è la città natale di Angelo Morbelli. Morbelli (insieme a Segantini e Pellizza da Volpedo) fu uno dei pittori più rappresentativi di quella atmosfera romantica e socialmente impegnata che, fra fine ottocento e inizio novecento, attraversando le suggestioni dell'avanguardie d'oltralpe, simbolismo, realismo e divisionismo, si ritagliò un posto d'eccellenza nella storia dell'arte italiana. Altro pittore alessandrino fu Cesare Viazzi; le sue opere si caratterizzano per una poetica simbolista vicina a quella di Ferdinand Hodler e Fussli.

Alessandria è la città di Urbano Rattazzi, Padre della Patria, protagonista dell'Italia risorgimentale dai moti del 1848 ai governi Giolitti.

Ad Alessandria è nato anche Umberto Eco, uno dei massimi intellettuali contemporanei italiani, conosciuto in tutto il mondo. Autore di numerosi e fortunati romanzi e saggi di semiotica, filosofia, medievistica, linguistica ed ermeneutica.

L'Arco di Trionfo di Alessandria è un raro esempio di arco trionfale Settecentesco. Queste strutture, in voga presso i romani e riprese dal classicismo ottocentesco, non erano normalmente utilizzate dall'urbanistica del settecento. Venne costruito nel 1768 per commemorare la visita di Vittorio Amedeo III.

Bunz! Barp! Patabum! Architettura razionalista di pregio è il Palazzo delle Poste che vanta un fantastico mosaico dell'asso futurista Gino Severini!

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