Comuni Italiani Curiosità su La Spezia. Parliamo di: L'Arsenale e la polemologia, la rivista Eroica e Ettore Cozzani, il Museo Amedeo Lia e l'autoritratto di Pontormo, il Golfo dei Poeti e Shelley, il baccalà alla spezzina e la mesciua

Appunti e Curiosità su La Spezia

La Spezia è un raro caso di toponimo con l'articolo! L'articolo, comunque, si utilizza secondo le normali regole d'uso dell'italiano. E' sbagliato, quindi, scrivere l'articolo in maiuscolo o sciogliendo la preposizione articolata relativa (ad esempio non si dice de La Spezia ma della Spezia).

Presso il sito dove sorge la Spezia abbiamo tracce di antropizzazione fin dai tempi preistorici. Ciononostante il centro urbano è documentato con certezza solo a partire dal dodicesimo secolo.

La città, famosa per il suo Arsenale, ha sempre avuto una vocazione militare. In origine in quanto terra di confine fra liguri ed etruschi, questa tradizione poi si è andata consolidando nel seicento, sotto il dominio di Genova, che la fece possente roccaforte a presidio del golfo contro gli attacchi degli spagnoli; in questo periodo si costruirono o si potenziarono il forte di Sant'Andrea e di San Giovanni Battista sullo scoglio detto la Scuola, e la Bastia. L'Arsenale fu inaugurato il 28 agosto 1869; opera di Domenico Chiodo, che rielaborò un precedente progetto dell'architetto francese Viotte, giacché fu in epoca napoleonica che si pensò di costruire per la prima volta una simile struttura, è vasto circa 85 ettari ed è uno splendido esempio di architettura militare ottocentesca che ha intrecciato la storia del suo sviluppo con quello della città. L'urbanistica spezzina ha infatti dovuto svilupparsi a partire da questa mastodontica "città nella città"; in realtà l'evoluzione della polemologia (scienza della guerra) oggi pone dei seri dubbi circa l'utilità nel mantenere attiva una così vasta struttura e già da molto tempo si ipotizza la possibilità di una riduzione, smantellamento o riconversione dell'area.

Agli inizi del Novecento la Spezia è stata un importante polo culturale ed architettonico del futurismo e del razionalismo; un notevole fermento modernista si catalizzò attorno all'Eroica, rivista legata al nome dello spezzino Ettore Cozzani, mentre il paesaggio urbano si rinnovò grazie all'opera di Franco Oliva che firmò, fra l'altro, il Palazzo del Governo (1928) e l'eclettica Villa Marmori (1923).

Il Golfo della Spezia, sul quale si affacciano anche incantevoli località balneari e turistiche come Lerici e Portovenere è detto anche Golfo dei Poeti, in quanto la sua bellezza rapì D.H. Lawrence, Lord Byron, D'Annunzio e Shelley; quest'ultimo morì proprio presso il golfo, naufragando a bordo della sua goletta.

Il MAL, Museo Amedeo Lia, è nato nel 1996 attorno alla donazione del filantropo ingegnere pugliese e spezzino d'adozione che nella sua vita raccolse notevoli testimonianze artistiche, dalla pittura e dall'archeologia, all'arte applicata e liturgica. Occhio ad un fantastico Compianto sul Cristo Morto di Tintoretto e a due severi ritratti virili di Tiziano e Pontormo.

Presso il poderoso Castello di San Giorgio, mirabile testimonianza della vocazione militare della Spezia, c'è il Museo Civico, sorto grazie alle donazioni del celebre scienziato spezzino Giovanni Cappellini e dedicato ad Umberto Formentini, studioso di storia della Lunigiana, la regione storica in cui si iscrive la Spezia che fra Toscana e Liguria abbraccia anche la val di Magra, la val di Vara, e la riviera Apuana.

Il Museo del Sigillo, ospitato in una bella palazzina neogotica, è probabilmente la collezione in tema più importante al mondo, dall'epoca classica al periodo contemporaneo. E' nato nell'anno 2000 a seguito della donazione dei coniugi Lilian ed Euro Cappellini.

La Spezia è la città dell'Exodus; da qui salparono, infatti, molti ebrei sopravissuti alla shoa, all'indomani della seconda guerra mondiale, con destinazione Israele per sostenere la nascita del giovane stato sorto solo nel 1948.

Poco fuori la città, occhio alle bella pieve medievale di Marinasco; edificata su una villa romana, si presenta come un'interessante costruzione di transizione fra romanico e gotico, impreziosita da una bella Madonna col Bambino, al centro del presbiterio, di manifattura campionese (ovvero la griffe più alla moda per la scultura, nel trecento).

Gatronomia spezzina doc! Tradizionale è una gustosa tortella di acciughe e patate al forno; le cozze si preparano anche in una originale versione tritate ed insaporite con mollica di pane bagnata nel latte, formaggio, uova e mortadella, soffritte ed innaffiate col vino. Un ripieno analogo di mollica, formaggio e uova si utilizza anche per imbottire i totani; il baccalà alla spezzina prevede, invece, un'originale abbinamento con le bietole.
La mesciua è una rinomata zuppa di legumi che non manca mai sui deschi spezzini, accompagnata dai panigacci, sorta di piadine della Lunigiana.

Spezzini doc! Giancarlo Giannini, versatile attore di teatro e cinema, nonché doppiatore, protagonista di tanti successi di Lina Wertmueller. I musicisti classici Ettore Gracis, Stefano Buschini e Enrico Salines.

La centrale elettrica Enel della Spezia da sola produce il 5% dell'energia nazionale ed è, per dimensioni, la seconda in Europa.

Non perdete nel Golfo della Spezia il Palio del Golfo, a cui partecipano le tredici borgate che si affacciano in questo incantevole angolo di mondo, facenti parte dei tre comuni della Spezia, Portovenere e Lerici.

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