Comuni Italiani Amministrazione locale e le principali istituzioni storiche che hanno esercitato le proprie funzioni sul territorio del comune di Vimodrone (regione Lombardia)

Profilo Istituzionale Comune di Vimodrone

1757 - 1797
Nel compartimento territoriale dello stato di Milano (editto 10 giugno 1757) il comune di Vimodrone risulta inserito nella corte di Monza, compresa nel ducato di Milano.

Nel 1771 il comune contava 487 abitanti (statistica delle anime 1771).

Con il successivo compartimento territoriale della Lombardia austriaca (editto 26 settembre 1786) Vimodrone rimase nella corte di Monza, inclusa nella provincia di Milano.

In seguito al nuovo compartimento territoriale per l'anno 1791, il comune di Vimodrone venne confermato nella corte di Monza, compresa nel XIII "distretto censuario" della provincia di Milano (compartimento 1791).

Secolo XIII - 1757
L'esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento datato 15 giugno 1261, trascritto negli "Atti del Comune di Milano" in cui Vimodrone è citato come comune ed è segnalata la presenza del console (Baroni 1987).

Negli "Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346" Vimodrone risulta incluso nella corte di Monza e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della "strata da Gorgonzola" come " el locho da Vimodrono" (Compartizione delle fagie 1346).

Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune, che si vedeva aggregati un "piccolo comunetto detto Comune e piccola cassina detta Sartirana", contava in totale circa 430 anime.

La gestione degli affari della comunità era affidata direttamente da alcuni estimati scelti tra i maggiori della comunità, ai quali venivano appunto raccomandate l'amministrazione e conservazione del patrimonio della comunità ed in particolare la "vigilanza sopra la giustizia dei pubblici riparti".

Un cancelliere, residente in Milano, ed un esattore, scelto con asta pubblica e nominato dal "popolo", completavano l'apparato amministrativo: al cancelliere la comunità raccomandava la compilazione e ripartizione dei carichi fiscali e la custodia delle pubbliche scritture, all'esattore le operazioni connesse alla riscossione delle imposte, le quali potevano venire esatte solo dopo essere state approvate e firmate dai primi estimati (Risposte ai 45 quesiti, cart. 3063).

A metà del XVIII secolo il comune, infeudato dal XII secolo "sotto il titolo del feudo di Monza" poi smembrato e rinfeudato dalla regia camera nel 1556 (Casanova 1930), non aveva il podestà feudale ma era direttamente sottoposto, "attesa la vicinanza di cinque miglia dalla città di Milano", alla giurisdizione del podestà di Milano presso la cui banca criminale il console, tutore dell'ordine pubblico, era tenuto a prestare ogni anno l'ordinario giuramento (Risposte ai 45 quesiti, cart. 3063).

1798 - 1815
Con la legge 26 marzo 1798 di organizzazione del dipartimento d'Olona (legge 6 germinale anno VI) il comune di Vimodrone venne inserito nel distretto di Cernusco Asinario.

Secondo quanto disposto dalla legge 26 settembre 1798 di ripartizione territoriale dei dipartimenti d'Olona, Alto Po, Serio e Mincio (legge 5 vendemmiale anno VII), il comune di Vimodrone rimase nel dipartimento d'Olona, compreso nel distretto di Pioltello.

Il comune, in forza della legge 13 maggio 1801 di ripartizione territoriale della Repubblica Cisalpina (legge 23 fiorile anno IX), venne poi incluso nel distretto I del dipartimento d'Olona, con capoluogo Milano.

Con l'attivazione del compartimento territoriale del Regno d'Italia (decreto 8 giugno 1805) Vimodrone, sempre compreso nel dipartimento d'Olona, fu inserito nel distretto III di Monza, cantone I di Monza: comune di III classe, contava 672 abitanti.

In seguito al decreto di aggregazione e unione dei comuni del dipartimento d'Olona (decreto 4 novembre 1809) il comune di Vimodrone restò a far parte del cantone I del distretto III di Monza.

Con il successivo decreto di concentrazione e unione dei comuni del dipartimento d'Olona (decreto 8 novembre 1811) il comune di Vimodrone, cui furono allora aggregati i comuni soppressi di Novegro, Rovagnasco, Segrate e Tregarezzo, venne trasportato nel cantone II del distretto I di Milano, con capoluogo Melzo: la sua popolazione ammontava a 1.575 unità.

1816 - 1859
Con il compartimento territoriale delle province lombarde del regno Lombardo-Veneto (notificazione 12 febbraio 1816) il comune di Vimodrone venne inserito nella provincia di Milano, distretto VI di Monza.

Il comune, che aveva convocato generale, rimase nel distretto VI di Monza anche in seguito al successivo compartimento territoriale delle province lombarde (notificazione 1 luglio 1844).

Nel compartimento territoriale della Lombardia (notificazione 23 giugno 1853) il comune di Vimodrone risulta ancora compreso nella provincia di Milano, distretto VI di Monza. La sua popolazione ammontava a 1.194 abitanti.

Bibliografia
Baroni 1987: Maria Franca Baroni (a cura di), Gli atti del comune di Milano nel secolo XIII; vol. II parte seconda (1263-1276), Milano, 1987.
Fonte
Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo © 2000 - Regione Lombardia

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