Comuni Italiani Curiosità su Reggio Calabria. Parliamo di: Gli Enotri e gli Itali, il bergamotto e i suoi olii essenziali, il Lungomare Falcomatà e le costruzioni liberty, le frittole e la pignolata, il museo e i Bronzi di Riace

Appunti e Curiosità su Reggio Calabria

Reggio è una delle città più antiche! Fu fondata circa 2000 anni prima di Cristo da Aschenez, nipote di Noè e che ha dato il nome alla stirpe ebraica degli Ashkenaziti (ovvero gli ebrei mitteleuropei, mentre quelli spagnoli si chiamano sefarditi). In seguito fu abitata dagli Enotri e dagli Itali (essi stessi nati da una costola dei primi) ed infine ribattezzata Rhegion dai greci che vi si insediarono nel 730 a.C.; la città fu la prima polis greca in Italia.

La Rhegion magnogreca fu una delle città più importanti, giungendo, sotto il tiranno Anassila, a governare su tutto lo stretto, ed esprimendo molti primati in campo filosofico ed artistico, grazie ai transfughi della scuola pitagorica di Crotone, scacciati dalla città in quanto fautori della democrazia; la città diede i natali ad uno dei massimi scultori dell'arte greca: Pitagora Reggino. Le fu fatale, infine, la guerra contro Siracusa che la piegò e la sconfisse.

Reggio venne conquistata dai bizantini nel 536, rimanendo sotto Costantinopoli per cinque secoli; fu eletta Metropoli dei possedimenti bizantini dell'Italia Meridionale e divenne centro d'irradiazione del cristianesimo basiliano, cioè di rito greco e profondamente mistico. Importantissimi lasciti di questo periodo sono la Chiesa degli Ottimati e la Cattolica dei Greci (purtroppo rifatta in seguito a terremoti).

Bunz, Bump, Ratatapamm! Reggio città del futurismo! Qui è nato il massimo pittore e scultore della corrente futurista, Umberto Boccioni, la cui celebre opera Forme uniche della continuità nello spazio è immortalata sulla moneta da 20 centesimi

Nobili attività economiche tipiche di Reggio sono la manifattura serica (introdotta dagli arabi) e la coltivazione del bergamotto. Quest'ultimo è un agrume, con tutta probabilità, originario proprio della Costa Jonica, sfruttato per i preziosi olii essenziali derivati dalla buccia dei frutti, dai fiori, dalle foglie e financo dai rami. Questa essenza è alla base della produzione industriale dei profumi (utilizzato, in pratica, come composto base), ma ha trovato un altro ambito di utilizzo anche in campo alimentare per produrre sapidi rosoli. Fra le ricche coltivazioni di agrumi vale la pena ricordare le clementine di Calabria DOP.

Non tutti i mali vengono per nuocere! Il Lungomare Falcomatà di Reggio fu definito dal grande vate Gabriele d'Annunzio il più bel chilometro d'Italia. In effetti la vista dello Stretto, con l'Etna innevato sullo sfondo, sono un panorama di grande bellezza. Questa fantastica promenade è sorta, in pratica, grazie alle ristrutturazioni, e anche all'abbattimento, delle antiche mura, resesi necessarie dopo due terribili terremoti: nel 1783 e nel 1908, aprendo così la città al mare. Il lungomare, che alterna un vero e proprio giardino botanico a spazi attrezzati, ora anche per la balneazione, è veduta d'affaccio di squisite costruzioni liberty come Villa Genoese Zerbi, sede delle esposizioni della Biennale di Venezia, Palazzo Spinelli, Palazzo Barbera, Palazzo De Blasio e Palazzo Zani.

Gastronomia reggina. Le frittole sono preparate con cotenna e tutte le parti del maiale restanti, poiché... nella cucina tradizionale più povera non si butta via niente! Il pesce più amato dai reggini è il pesce spada (u piscispata a gghiotta), preparato anche in gustosi involtini, e lo stoccafisso. Non perdete la pignolata, dolce tipico dello Stretto (cioè sia di Reggio che di Messina) e le nzudde.

Nella cattedrale, occhio alla colonna bruciata di San Paolo! Il Santo, quando arrivò nella città ancora pagana, chiese ai reggini di ascoltare il suo messaggio solo per il tempo necessario affinché un mozzicone di candela posto sulla colonna non si bruciasse. Ma i reggini, rapiti dal Vangelo, aspettarono ben oltre, mentre la colonna misteriosamente si trasformò tutta in una vampa, una volta che la candela si era esaurita.

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è il secondo al mondo per vastità dei reperti inerenti il mondo magnogreco, dopo quello di Berlino, ed ospita i celeberrimi Bronzi di Riace, una delle pochissime testimonianze superstiti della scultura greca in bronzo.

Reggio città della Fata Morgana! Non ci riferiamo alla vera fata protagonista delle leggende arturiane, ma al particolare effetto ottico, legato ai vapori e alle goccioline del mare, che fanno sembrare la costa siciliana molto più vicina di quanto non sia (il vapore funzionerebbe come lente di ingrandimento, in pratica). Una leggenda narra che un re barbaro si sia lanciato alla conquista dell'isola, così ingannato, a nuoto... scoprendo poi di non farcela e finendo inghiottito dalle spume del mare.

La Processione della Madonna della Consolazione è un'imponente festa religiosa che attira fedeli e curiosi anche dalla Sicilia. L'icona della Vergine adorata e portata in processione avrebbe miracolosamente salvato la città durante pestilenze e assedi turchi.

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