Comuni Italiani Curiosità su Isernia. Parliamo di: La Lega dei Soci e Silla, la Fontana della Fraterna e Ponzio Pilato, la via Minucia e Aesernia, il viadotto La Prece e il fiume Sordo, l'Homo Aeserniensis

Appunti e Curiosità su Isernia

Isernia Capitale! La città, fondata dai Sanniti, nel 90 a.C., divenne la capitale della Lega dei Soci, guidata da Vettio Scatone, che si oppose a Roma nell'ambito della Guerra Sociale. Questa guerra vide le varie popolazione italiche allearsi in lotta contro Roma, al fine di rivendicare maggior peso nella politica latina ed ottenere i diritti di cittadinanza.
Seppur distrutta da Silla per ritorsione, Isernia e tutte le città fino al Po, ottennero, infine, la cittadinanza.

La bella Fontana della Fraterna è una bella struttura loggiata del 1200 circa: prende il nome dalla Frataria, la società di Mutuo Soccorso fondata da Papa Celestino V, originario del Molise, e, a detta degli isernini, loro concittadino. La fontana è stata costruita con pietre di recupero provenienti da un monumento sepolcrale che si dice fosse di Ponzio Pilato. In effetti, benché la storia non si possa avallare con sicurezza, sembra che Pilato, dal ritorno dalla Galilea, fosse presente e risiedesse fra Abruzzo e Molise.

La Cattedrale di San Pietro, neoclassica, sorge sul sito di una precedente fabbrica distrutta dal violento terremoto del 1805, laddove c'era il tempio di Giove, Giunone e Minerva, ed ospita una bella icona bizantineggiante proveniente da Rodi e giunta ad Isernia per volontà del Vescovo Gianbattista Lomellino: la Madonna di Via Lucis. La cattedrale ed il Palazzo Vescovile inglobano parecchie strutture romane e statue di spoglio, incluso un maestoso fornice, probabilmente originario del Foro, inserito nel poderoso Campanile.

Nel 263 a. C. i romani colonizzarono il centro sannita che, con l'apertura della via Minucia, collegando l'Appia alla Valleria, diventava un importante nodo stradale. Interessanti reperti della Aesernia latina si possono ammirare in località Quadrella (un ponte romano e cippi di età imperiale), in via Roma (bella cinta poligonale) e in via Sant'Ippolito (sontuoso complesso termale).

L'uomo più antico in Europa era di Isernia! Ebbene si! Gli interessantissimi e recenti ritrovamenti di insediamenti paleolitici in località La Pineta, hanno dato traccia di un particolare ominide di Homo Erectus, prontamente ribattezzato Homo Aeserniensis, di 736.000 anni fa! Il primato è però disputato con l'Uomo di Ceprano, nel basso Lazio.
Interessanti reperti del sito, insieme ad un ricco lapidario romano, sono alloggiati nel Museo Nazionale di Santa Maria delle Monache.

Il Municipio reca una lapide in memoria delle 4000 vittime patite dalla città in occasione dei bombardamenti del 1943. Isernia è stata insignita con la Croce di Guerra al Valore Militare per la guerra di Liberazione.

Andrea d'Isernia è stato un insigne giurista presso la corte angioina di Napoli fra 1230 e 1300, autore dei Commentaria in usus feudorum e di una Lectura delle Costituzioni melfitane di Federico II. Andrea, quindi, contribuì al serio dibattito sull'opera legislativa federiciana, non a caso ritenuta una pietra miliare nell'ambito degli studi giuridici, atto fondativo del diritto amministrativo moderno e di una moderna concezione di stato.

Onorato Fascitelli, a cui è dedicato il Liceo Classico di Isernia, fu nel 1500 Vescovo di Isola di Caporizzuto ed importante poeta, letterato ed umanista, amico di Pietro Bembo e Pietro Aretino. Fascitelli lavorò a Venezia con Paolo Manuzio, figlio di Aldo, uno degli inventori della moderna tipografia.

Giovanni Vincenzo Ciarlanti da Isernia, attivo nel 1600, è stato uno dei più importanti storici del Sannio, regione storica della città di Benevento, alla quale il contado del Molise fu a suo tempo aggregato.

Giuseppe Pettine (1875-1966) è stato uno dei più grandi virtuosi di mandolino: trasferitosi negli Stati Uniti contribuì decisamente alla diffusione, allo studio e alla nascita di un metodo per lo strumento in America, guadagnandosi subito una fama di prodigio.

Occhio al panorama che si può vedere dal maestoso viadotto La Prece o Cardarelli, alto 157 metri e lungo 130. Potrete ammirare la gola del fiume Sordo ed in lontananza avvistare le vette del complesso montagnoso del Matese.

Isernia e i Santi Patroni! Gli Isernini hanno orgogliosamente rivendicato la paternità del Santo Papa Celestino V, divenuto presto fra i più amati patroni urbici; ma, in realtà, vari documenti attestano la compresenza di altri patroni: San Nicandro (probabilmente il "primo" patrono, non solo cronologicamente), S. Daria, S. Barbara (questi primi Santi diventati ora patroni di Venafro) e San Marciano.

Di grandissimo interesse archeologico e speleologico è l'imponente (quasi due chilometri) acquedotto di Isernia, probabilmente di epoca traiana, scavato nella roccia, nelle viscere della città.

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