Comuni Italiani Le origini della regione Marche, l'evoluzione politica, le vicissitudini, notizie storiche.

Storia Marche

Le Marche furono abitate dall'Etą del Ferro dai Piceni, popolazione Italica di gruppo Sabellico, che ebbe diversi contatti, prima, con gli Etruschi (VII-VI secolo), poi con il mondo magnogreco (VI secolo), al quale si deve la fondazione della colonia siracusana di Ancona. Intorno al IV secolo il territorio a nord del fiume Esino fu occupato dai Galli Senoni.

Con l'espansione di Roma le popolazioni italiche qui stanziate incominciarono ad avere rapporti poco conflittuali con quest'ultima, con l'eccezione dell'insurrezione anti romana del 269 a.C. Per i Romani il porto di Ancona era molto importante per le rotte verso oriente. Tutta la regione era legata alla capitale dalle vie Salaria e Flaminia.

Con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente il nord della regione cade in mano bizantina (la Pentapoli formata da Rimini, Pesaro, Senigallia, Fano ed Ancona era una delle realtą amministrative greche pił importanti in Italia) mentre il sud passa prima sotto i vari regni romano-barbarici per poi transitare nelle mani dei Longobardi con l'annessione al Ducato di Spoleto.

La Pentapoli viene poi donata da Pipino il Breve ai Pontefici, passando sotto il dominio della Chiesa; le Marche rappresentano, con il Lazio, il cuore e la parte pił antica dello Stato Pontificio.

Altre realtą territoriali sono invece contese dall'Imperatore o dal Papa o si organizzano come liberi comuni. Fra Medioevo e Rinascimento si consolidano le signorie, con intermittenti golpe di capitani di ventura come Braccio da Montone. Comuni e Signorie vivono secoli di splendore e d relativa indipendenza per poi essere gradatamente assorbiti dallo stato regionale egemone: lo Stato Pontificio. Sono del 1354 le Constitutiones aegidianae del Cardinale Albornoz volte alla sistematizzazione amministrativa delle Marche; il progetto egemone pontificio impegnerą diversi secoli per compiersi definitivamente.

Ancona fu fiorente Repubblica Marinara e viene annessa nel 1532. Camerino fu sotto i Da Varano e Cesare Borgia prima di passare in mano papale nel 1545. Ascoli, dopo la signoria di Francesco Sforza, capitola gią nel 1482. Il Ducato d'Urbino fu uno dei pił importanti centri del Rinascimento sotto i Montefeltro, prima, e Della Rovere, poi, fino alla devoluzione del 1632.

Le Marche, unificate sotto lo Stato Pontificio, seguono le sorti di quest'ultimo. Con la breve stagione giacobina, la Repubblica Anconitana verrą annessa alla prima Repubblica Romana.

Con la battaglia di Castelfidardo, le Marche vengono definitivamente occupate dall'esercito piemontese e annesse al regno d'Italia, col plebiscito del 4 novembre 1860.

Le Marche non partecipano alla prima rivoluzione industriale. Nel novecento lo sviluppo industriale comporta la nascita di un forte settore alimentare, chimico-farmaceutico, petrolchimico e manifatturiero (mobilifici, tabacchi e carta di Fabriano) che raggiunge il proprio acme negli anni settanta, attraverso un'organizzazione territoriale per distretti industriali che era in controtendenza rispetto le concentrazioni industriali fordiste e ha fatto strada fino ai giorni nostri.

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