Le pratiche per l'ufficializzazione degli emblemi araldici del comune iniziarono nel 1929. Dapprima si chiese di adottare il blasone dei nobili da Borgoricco, poi quello dei Cantele, già adoperato nel periodo 1868-1870. Ambedue i progetti furono però respinti in quanto riferibili a scudi di nobili casate. Il 7 Agosto 1939 venne finalmente concesso uno stemma: "Inquartato d'oro, d'azzurro, di rosso e d'argento" con il "Capo del Littorio" che sormonta tutte le armi municipali dal 1933 al 1943 ed un gonfalone "d'azzurro". I quattro quarti facevano forse riferimento al caratteristico sistema romano di colonizzazione, detto "Graticolato". L'attuale emblema fu ideato da Aldo Benetti nel 1966; esso mantiene i colori dei campi del precedente, poiché non fu accettata una soluzione diversa che includeva pure un olmo, a ricordo della storica località di San Michele delle Badesse, ove, fino al 1931, si ergeva una gigantesca pianta secolare. - Le fasce ondate rappresentano nel primo quarto i tre fiumi che delimitano il Comune: il Muson dei Sassi ad ovest, il Muson Vecchio a nord ed il Lusore a sud. - Nel secondo campo si evidenzia la presenza di un "castellaro" che pare sia sorto su di un'antica fortificazione e che appartenne ai conti Borgoricco e ad altri signori. Attorno ad esso si svolse la storia del paese; dapprima come "castrum", poi "pagus" ed infine "pieve" di Sant'Eufemia. - Il leone del terzo quarto riporta l'insegna dei conti Burgo Richo, originari della zona e che ebbero notevole importanza storica nel medioevo. La loro famiglia si estinse nel 1400. Con la figura rampante si vogliono inoltre ricordare i numerosi nobili che, a partire dal XIV secolo, abitarono nel territorio. - L'originale graticolato riprodotto nell'ultima partizione simboleggia il sistema stradale romano "Cis Musonen", che venne creato dopo il 31 a.C. da Augusto per i suoi veterani. La croce in filetto pone in risalto le due principali: Desman ("Decumanos Maximus" della centuriazione), che conduceva da Vicenza ad Altino, e Cornara (forse Cornelia), che andava da Padova ad Asolo. L'incrocio delle due arterie, larghe entrambe venti metri e di grande comunicazione, si trovava proprio in territorio di Borgoricco. |